22 Marzo 2024
UE: 21 e 22 marzo Consiglio Europeo. Coldiretti: Focus semplificazione PAC

Si stima che saranno un milione e mezzo gli agricoltori salvati dalla burocrazia che soffoca tutte le imprese agricole, al di là delle loro dimensioni. Coloro che ne beneficeranno di più saranno i piccoli agricoltori, a cui verrà alleggerito il “peso delle carte”, come richiesto dalla Coldiretti. Ne ha parlato la Premier Giorgia Meloni in Senato, anticipando le misure di semplificazione della Pac oggetto del vertice del Consiglio Ue in programma il 21 e 22 marzo a Bruxelles.

Il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sarà anch’egli a Bruxelles giovedì 21 marzo, insieme alla giunta dell’organizzazione e al Commissario dell’Agricoltura dell’Unione Europea Janusz Wojciechowski, per entrare nel dettaglio delle novità ma anche per discutere delle prossime azioni per migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.

“Le modifiche alla Pac sono il risultato delle mobilitazioni della Coldiretti,” spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale. “In migliaia siamo scesi in piazza a Bruxelles a manifestare per eliminare alcuni ipocriti vincoli green che pesano sulle aziende agricole, a partire dall’obbligo dei terreni a riposo, della rotazione e delle altre misure della condizionalità. La delegazione ligure ha protestato pacificamente per le norme troppo stringenti e spesso svincolate dalla realtà che hanno reso di fatto impossibile l’applicazione della Pac nelle campagne, già colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli”.

“Da questo incontro ci aspettiamo risposte chiare e tempi certi sulla Pac. Inoltre,” concludono, “chiederemo nuovamente di rispettare, in quanto Comunità Europea, il principio di reciprocità: ossia un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard. È giunto il momento di valorizzare il ruolo geopolitico dell’Europa nella lotta all’insicurezza agroalimentare. Quale occasione migliore del Consiglio Europeo?”