25 Gennaio 2019
SOVRAINDEBITAMENTO: LA RISPOSTA CONCRETA DI CREDITAGRI ITALIA ALLE IMPRESE

Riprendiamo i contenuti della Legge n°3 del 27.Gennaio.2012 - “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovra-indebitamento” per approfondire alcuni aspetti operativi e le conseguenti concrete possibilità di applicazione, che permettono ad un soggetto non fallibile (persone -fisiche, professionisti, agricoltori, piccoli imprenditori, start-up, associazioni sportive, ecc.) di chiudere i conti con i debiti del passato e di rientrare a pieno regime nel circuito economico. Il "Sovraindebitamento" di fatto è la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente. La Legge 3/2012 garantisce la possibilità al debitore che risponde a precisi requisiti, di poter rinegoziare legalmente i debiti, sulla base della reale capacità di far fronte ai relativi pagamenti. Essa consente allo stesso debitore, con onestà e trasparenza, di pagare solo quello che effettivamente può pagare ed alla fine del procedimento, soddisfacendo i creditori parzialmente, lo stesso chiude tutte le posizioni debitorie e riparte da zero. Di recente, al fine di assistere concretamente gli Imprenditori agricoli che si trovano in situazioni di sovraindebitamento, “CreditAgri Italia”, e “Ri.Analisi”, società specializzata nella gestione di tale argomento, hanno costituito una Rete di Impresa denominata “RETE CA.R”, che attraverso lo strumento giuridico della Legge n.3 del 27 gennaio 2012 (composizione della crisi da sovraindebitamento), analizza gratuitamente la posizione degli agricoltori che non sono in grado di affrontare i debiti contratti.  Con la procedura dell’Accordo di Composizione della Crisi (ACC) o con quella della Liquidazione, le imprese agricole potranno ottenere un riequilibrio economico e finanziario della propria situazione. Per dare pronta risposta a tali fabbisogni, CreditAgri ha siglato il contratto di Rete di Impresa mettendo a fattor comune le reciproche esperienze nel fornire un concreto aiuto agli imprenditori agricoli, mediante l’utilizzo dell’unico strumento giuridico ad oggi esistente, seppur ad oggi ancora semi sconosciuto.  La Legge 3/2012 si rivolge esclusivamente ai soggetti non fallibili che non hanno commesso atti in frode ai creditori negli ultimi cinque anni che non hanno contratto un indebitamento colposo. Si tratta di una situazione tipica del mondo dell’agricoltura, caratterizzato da imprenditori onesti che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare particolari difficoltà dettate da elementi come diminuzione dei prezzi, calamità che hanno compromesso i raccolti, multe per quote latte o difficoltà del sistema creditizio a erogare il credito.  La Legge 3/2012 offre quindi l’unica alternativa possibile al soggetto sovraindebitato e, contestualmente consente a tutti gli operatori interessati alla singola situazione di ottenere il massimo del risultato possibile. In pratica, attraverso l’Accordo di Composizione della Crisi (ACC), l’impresa beneficiaria prosegue la propria attività diluendo il pagamento dei debiti in un arco temporale più lungo e, in alcuni casi, ottiene la riduzione degli stessi fino alla concorrenza del valore del patrimonio. In questa ipotesi, il 60% dei creditori, aventi diritto al voto, devono dare il proprio consenso riconoscendo la maggior convenienza dell’ACC rispetto a una situazione di esecuzione forzata sui beni dell’impresa debitrice.  Nel caso in cui non vi siano i presupposti per l’Accordo di Composizione della Crisi (ACC), l’imprenditore agricolo può utilizzare lo strumento della LIQUIDAZIONE del proprio patrimonio, ed a fronte di ciò non avere più alcun debito nei confronti dei creditori. Ad oggi, i numerosi casi analizzati hanno evidenziato tutti situazioni di Accordo Composizione della Crisi, che consentono il mantenimento degli anni investiti nell’avvio e nel consolidamento della propria azienda, e non di liquidazione. La scelta tra un percorso o l’altro viene analizzata dalla rete professionisti del territorio in stretta sinergia con la rete di consulenti CreditAgri, che conoscono a fondo le problematiche specifiche di ogni singolo imprenditore agricolo, prospettandogli una soluzione definitiva alla situazione di sovraindebitamento che da anni attanaglia la vita dell’impresa agricola. Il legislatore, riconoscendo che l’istituto della Legge 3/2012 è quasi totalmente disapplicato in Italia, pur essendo una legge certa e pienamente utilizzabile, ha previsto nel Nuovo Codice dell’Insolvenza una semplificazione dell’attuale testo normativo per concorrere, attraverso tale istituto, alla ripresa dell’economia.  La continua ricerca di CreditAgri Italia, verso soluzioni atte ad aiutare il mondo dell’agricoltura ha portato, dopo mesi di attenta analisi e di approfondito studio in collaborazione con Ri.Analisi, alla costituzione di “Rete CA.R”. il cui fine è quello di aiutare in modo trasparente, equilibrato ed efficace tutti gli operatori interessati al mondo agricolo al ricorrere di una situazione di sovraindebitamento. Anche in tale nuovo ambito, avente di fatto caratteristiche di esclusività, CreditAgri nella sua veste di Ente Finanziario di Interesse Pubblico, quale Intermediario Finanziario Vigilato da Banca d’Italia, ai sensi dell’Art.ex.106 TUB, fornisce puntuale supporto informativo, assistenza e ricerca dell’efficienza delle strutture produttive imprenditoriali, grazie alla capillarità nel territorio e la capacità di lettura dei fabbisogni delle Imprese, e contestuale ricerca della soluzioni più idonee. 

In Liguria è possibile rivolgersi per informazioni al referente CreditAgri Francesco Bianchi tel. ufficio: 0105601148
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