31 Gennaio 2022
SANREMO: SALVARE FIORI MADE IN ITALY. CARO ENERGIA SPEGNE SERRE  

Al via domani la 72esima edizione del Festival di Sanremo: la manifestazione della canzone italiana porta sempre in scena fantastiche composizioni floreali e, ora più che mai, è essenziale sostenere il settore florovivaistico italiano messo in difficoltà dal continuo aumento dei costi energetici delle serre. Come Coldiretti riteniamo che il Festival possa essere il palcoscenico del vero made in Italy, con i fiori provenienti dai punti vendita sanremesi che ne garantiscono l’origine locale, ma ci auguriamo anche che possa essere un’opportunità per ridare slancio a un settore da primato della produzione italiana, che è il simbolo della bellezza e della creatività tricolore nel mondo.

Il settore florovivaistico è tra i più colpiti dall’emergenza energetica, viste le conseguenze non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Tra i fertilizzanti gli aumenti vanno dall’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%) alle torbe con un +20%, mentre per gli imballaggi gli incrementi colpiscono dalla plastica per i vasetti (+72%) dei fiori al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E se in altri settori si cerca di concentrare le operazioni colturali nelle ore di minor costo dell’energia elettrica, le imprese florovivaistiche non possono interrompere le attività pena la morte delle piante o la mancata fioritura. Le rose ad esempio hanno bisogno di una temperatura fissa di almeno 15 gradi per fiorire e lo stesso vale per le gerbere, mentre per le orchidee servono almeno 20-22 gradi per fiorire ed in assenza di riscaldamento muoiono. E chi non riesce e far fronte agli aumenti è così costretto a spegnere le serre e cercare di riconvertire la produzione.

“Il continuo aumento dei costi energetici sta mettendo in seria difficoltà uno dei settori cardine dell’economia agricola nazionale, che vale oltre 2,57 miliardi di euro, generati da 27.000 aziende florovivaistiche attive in Italia, con un indotto complessivo di 200.000 occupati. –affermano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- Il Festival di Sanremo costituisce il palcoscenico dei fiori made in italy e ci auguriamo possa portare a un nuovo slancio per difendere le aziende, l’occupazione, l’ambiente e il territorio. La scomparsa dei fiori italiani dai mercati rischia di favorire le importazioni da Paesi stranieri che nel 2021 hanno già fatto registrare un aumento del 20% in valore. Spesso si tratta di prodotti ottenuti dallo sfruttamento come nel caso delle rose dal Kenya per il lavoro sottopagato e senza diritti e i fiori dalla Colombia ed Ecuador dove ad essere penalizzate sono le donne”.