16 Novembre 2018
RISORSE PSR LIGURIA: ANCORA ALTO IL RISCHIO DI DOVER RESTITUIRE FONDI ALL’UE

A livello nazionale 120 MLN dovranno tornare nelle casse di Bruxelles se non saranno spesi entro fine anno
E’ una corsa contro il tempo ostacolata dalla complessità della fase istruttoria delle misure strutturali e dalle anomalie informatiche che nel tempo hanno generato ritardi sui pagamenti delle misure a superficie: la Liguria risulta essere tra le regioni che rischiano di perdere parte delle risorse PSR impegnate per il 2015 secondo la regola dell’N+3, l’obbligo di spendere entro tre anni dall’anno previsto d’impegno.

È la preoccupazione esposta da Coldiretti Liguria a seguito del monitoraggio realizzato da Coldiretti, su dati del Ministero delle Politiche Agricole, dove risulta che la nostra regione, assieme ad altre quattro, rischia di perdere finanziamenti per misure finalizzate tra l’altro all’ammodernamento delle imprese agricole, ai progetti di filiera, al biologico, alla difesa della biodiversità, alla forestazione e all’insediamento dei giovani agricoltori contenuti nei piani di sviluppo rurale (Psr).
A livello nazionale sono stati spesi 4,7 miliardi di euro (2,3 miliardi di fondi Feasr) con una media regionale del 23%.  In Liguria, nonostante la fiducia della Regione di arrivare alla soglia che garantirebbe la salvezza dal disimpegno automatico, alto rimane ancora il rischio di dover restituire 14 milioni di euro all'UE, destinati invece alle imprese agricole del territorio, e vedendoli così sottratti all’economia di tutta la regione.

“La situazione relativa allo stato di avanzamento della spesa  - affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – vede ancora la nostra regione come fanalino di coda dello scenario nazionale. Siamo al corrente delle azioni, esposte durante il Comitato di Sorveglianza sul PSR 2014-2020 e adottate da Regione Liguria per accelerare le procedure e cercare di liquidare il prima possibile le domande, ma allo stesso tempo siamo preoccupati che tali sforzi non siano sufficienti per raggiungere l’obiettivo di spesa. La nostra regione non può permettersi di perdere i finanziamenti PSR, che hanno sempre rappresentato uno straordinario strumento per migliorare le strutture produttive agricole e andare incontro a problematiche derivanti dai cambiamenti climatici in atto e dalla conformità fisica di alcune zone ritenute, dal punto di vista agricolo, svantaggiate. Le aziende liguri fanno un lavoro di presidio del territorio fondamentale per la sicurezza pubblica e, allo stesso tempo, generano introiti significativi per l’economia ligure: non possono essere penalizzate da pecche tecniche, politiche e burocratiche e veder sfumare la possibilità di finanziamento, risorsa che per molte di loro è di vitale importanza. Invitiamo l’Assessore Regionale Stefano Mai a prendere ogni decisione e intraprendere azioni necessarie al raggiungimento del risultato”.