22 Febbraio 2018
RICONOSCIUTA L’ATTIVITA’ DI “ENOTURISMO”

La Legge di Bilancio 2018 contiene una disposizione con cui viene riconosciuta l’attività di “enoturismo”. Con tale termine vengono intese tutte le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine. Tuttavia, affinché il riconoscimento dell’attività produca i suoi effetti, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, adottato d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, dovranno essere definite le linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità, con particolare riferimento alle produzioni vitivinicole del territorio. È comunque previsto che l’attività potrà essere esercitata previa presentazione al Comune di competenza della S.C.I.A, in conformità alle normative regionali, sulla base dei requisiti e degli standard disciplinati da detto decreto. Allo svolgimento dell'attività enoturistica si applicheranno le disposizioni fiscali previste per i soggetti che esercitano l’attività di agriturismo (determinazione forfetaria del reddito imponibile con un coefficiente di redditività del 25 per cento e la detrazione forfettaria IVA del 50%).