20 Luglio 2018
L’ABBATTIMENTO DEL CINGHIALE IN AUTOTUTELA DELLE PRODUZIONI AGRICOLE

Anche la Regione Lombardia, al pari della Liguria si è dotata di una deliberazione della Giunta per contrastare il proliferare di cinghiali, soprattutto a tutela della sicurezza e della salvaguardia delle colture agricole.

In Liguria ciò è possibile grazie alla DGR 720 del 2016 "Modalità per il controllo del cinghiale” che all’articolo 5 (Attività di controllo del cinghiale in autodifesa dei fondi agricoli) prevede, all’interno dei piani di abbattimento” “…l’attività di controllo del cinghiale in autodifesa dei fondi agricoli”
Tale attività è autorizzata dalla Regione Liguria su richiesta dei proprietari o conduttori dei fondi agricoli sui quali si attuano gli interventi di controllo, qualificati come imprenditori agricoli (Partita IVA e iscrizione CCIAA)o imprenditori agricoli professionali (Partita IVA, iscrizione CCIAA e posizione INPS), purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio e previa autorizzazione regionale.
Le attività di controllo del cinghiale in autodifesa dei fondi agricoli possono essere condotte esclusivamente sui fondi in attualità di coltivazione, ove non siano in corso di svolgimento altri interventi di controllo del cinghiale. Ai fini di garantire la sicurezza dell’attività di controllo i soggetti destinatari dell’autorizzazione di cui al comma 1 sono tenuti a comunicare all’ATC o al CA territorialmente competente, l’avvio dell’attività con un preavviso di almeno 24 ore. Le modalità di comunicazione del preavviso sono stabilite da ciascun ATC e CA
L’organizzazione operativa degli interventi di controllo, prevede la  priorità d’intervento per le richieste pervenute per danni alle colture o per situazioni di disagio alla cittadinanza, anche a fronte di segnalazione di Sindaci, associazioni di categoria, coltivatori o privati cittadini.
Per la salvaguardia dell’incolumità dei cittadini, ogni intervento che preveda spari in zone, periodi o orari di divieto per l'esercizio dell'attività venatoria, dovrà essere comunicato dagli ATC e dai CA con preavviso di almeno 6 ore ai locali comandi dei Carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, della Polizia di Stato, della Polizia Provinciale o della Polizia Metropolitana e al Comune, indicando localizzazione, orario, motivazione e modalità di intervento, nominativo del responsabile in loco e relativo numero telefonico al quale il medesimo deve essere reperibile.
CLICCANDO QUI è possibile scaricare il modello per la richiesta di autorizzazione regionale a tale attività di autodifesa, che in questo particolare periodo dell’evoluzione dell’ambiente sembra essere diventata l’unica possibilità concreta per gli imprenditori agricoli di difendere il proprio raccolto e il proprio reddito.