COMUNICATO STAMPA
GUERRA DEL LATTE – “FIOR DI LATTE” AL TERMINAL TRAGHETTI DEL PORTO DI GENOVA
I FLORICOLTORI LIGURIA MANIFESTANO LA LORO SOLIDARIETA’ AGLI ALLEVATORI DI TUTTA ITALIA DISTRIBUITI VOLANTINE E ROSE PER FAR CONOSCERE LE RAGIONI DEGLI ALLEVATORI LIGURI E ITALIANI
Grande attenzione da parte dei consumatori per l’iniziativa di Coldiretti Liguria che al
terminal traghetti ha distribuito fiori della Riviera Ligure per sensibilizzare l’opinione
pubblica sui problemi che stanno vivendo gli allevatori liguri e di tutta Italia che sono
letteralmente strangolati dal prezzo che gli viene riconosciuto per la produzione del latte.
“Siamo abbondantemente sotto la soglia di sopravvivenza nostra e della vacche: se la
situazione non cambia tanto vale chiudere e abbandonare il territorio al suo destino”.
Dichiara Stefano Ghiso presidente dell’Associazione regionale allevatori
Questi gli intendimenti di gran parte del mondo allevatoriale che in Liguria ha una scarsa
valenza produttiva ma che con la sua produzione di latte porta all’attenzione dei cittadini-
consumatori un prodotto dalle elevate caratteristiche qualitative
“Le nostre mucche possono contare sul pascolo e sul fieno dei nostri prati e la produzione
di latte e ne guadagna in termini di proteine e grassi, che a seconda del periodo dell’anno
conferiscono al latte addirittura un aroma diverso” spiega Gerolamo Calleri all’Assessore
regionale all’agricoltura Stefano MAI, intervenuto alla conferenza stampa organizzata da
Coldiretti per far conoscere ai cittadini liguri i motivi della guerra del latte.
Un prodotto di eccellenza sotto pagato a 35 centesimi al litro e poi rivenduto a 5 volte tanto
ai consumatori, dopo che ha attraversato mezza Italia e magari è stato mischiato anche a
latte di provenienza ignota.
“Stiamo pensando a un progetto di rilancio del settore zootecnico in Liguria - spiega
l’assessore Stefano Mai giunto a portare il sostegno dell’amministrazione regionale. “Il
nostro scopo non è quello di far sopravvivere un settore in difficoltà ma quello di garantire
un reddito soddisfacente alle imprese zootecniche, consci dell’importanza che queste
rivestono per il consesso civile in termini di sicurezza alimentare e ambientale.”