27 Febbraio 2020
EXPORT: IL CORONAVIRUS CONDIZIONA IL COMMERCIO MADE IN ITALY IN CINA

Per favorire i prodotti liguri fare attenzione alle speculazioni che favoriscono concorrenza straniera
Calo significativo delle esportazioni Made in Italy in Cina a causa dall’emergenza Coronavirus che ha frenato i consumi nel gigante asiatico, ma anche i flussi commerciali per i limiti posti al trasporto di persone e merci. Le esportazioni agroalimentari in Cina avevano raggiunto nel 2019 il record storico con l’aumento del 5% del valore economico, grazie anche ai prodotti Made in Liguria, che hanno trovato nel Gigante Asiatico un mercato dinamico e dalle grandi potenzialità.
È quanto afferma Coldiretti Liguria nel commentare l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi a gennaio 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dai quali è emerso un calo delle esportazioni Made in Italy dell’ 11,9%, calo che ha colpito soprattutto l’agroalimentare. Ma a preoccupare ora sono anche le speculazioni in atto sui prodotti agroalimentari dei nostri territori in alcuni Paesi, dove vengono chieste senza ragione certificazioni sanitarie su merci come la frutta e la verdura.
“Negli ultimi anni l’export agroalimentare ligure verso la Cina - affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - ha iniziato a muovere i primi passi, grazie a produzioni d’eccellenza molto apprezzate all’estero, come ad esempio il vino, ma l’emergenza del coronavirus rischia di innescare ora una  brusca frenata . Per non penalizzare le nostre imprese in generale serve, inoltre, un intervento delle autorità nazionali e comunitarie per fermare pratiche insensate, che rischiano di far perdere quote di mercato importanti alle produzioni locali, per colpa di una concorrenza sleale che mira a screditare i nostri prodotti che sono sani e garantiti come prima”.