11 Marzo 2019
CONSUMI: IN ITALIA NON SI RINUNCIA ALL’ ALIMENTARE, CHE IN CONTROTENDENZA CRESCE DELLO 0,5%

Momento di stagnazione dell’Italia dove, nell’ultimo anno, sono positivi solo gli acquisti alimentari, in controtendenza rispetto all’andamento degli altri settori: la produzione industriale agroalimentare fa segnare un aumento dello 0,5% nel mese di gennaio 2019.

L’accelerazione economica tanto auspicata è però vista come un’opportunità del 2019, nonostante il tiepido inizio di questi primi mesi, dove i rincari hanno fatto registrare un generalizzato calo nei consumi, ad eccezione solo del settore alimentare. il risultato positivo è sostenuto dall’aumento degli acquisti alimentari 2,3% trainato dai discount che mettono a segno un record del +6,2%. 
“L’agroalimentare – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi e la crescita dei consumi nel settore dimostra come non si rinunci a spendere per avere cibo di qualità. Questo importante risultato non deve essere vanificato dall’ aumento dell’Iva riguardante beni di prima necessità, che nella nostra regione colpirebbe soprattutto il settore ittico, dove l’IVA del pesce fresco, ad oggi al 10%, aumenterebbe ulteriormente mentre per astici, aragoste e crostacei in generale, considerati un bene di lusso e con Iva già al 22%, si arriverebbe a cifre proibitive. L’aumento rischierebbe di allontanare il consumatore dai prodotti locali della nostra terra e dal nostro pescato a miglio zero, garantito e tracciabile, facendo ripiegare la scelta del consumatore su un prodotto a prezzo più basso ma di diversa qualità e, per quanto riguarda il pesce, di inferiore freschezza provenendo anche da paesi esteri.”