8 Agosto 2008
COLDIRETTI, TUTELATE ANCHE LE ACCIUGHE DEL MARE LIGURE

E’ quanto sostiene la Coldiretti nel segnalare che le “Acciughe sotto sale del Mar Ligure” hanno ottenuto l’Igp (Indicazione geografica protetta) con l’iscrizione nell'Albo delle denominazioni di origine dell'Unione Europea, resa ufficiale dalla pubblicazione del Regolamento Ce n.776/2008 del 4 agosto sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee. Salgono così a 171 i prodotti protetti italiani (112 Dop e 59 Igp di cui 29 prodotti a base di carne, 35 formaggi, 38 oli di oliva, 56 ortofrutticoli, 2 aceti, 3 prodotti della panetteria, 2 carni e frattaglie fresche, 3 spezie o essenze, 2 pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati, 1 miele) che confermano la leadership europea al nostro Paese. Le “Acciughe sotto sale del Mar Ligure” – ricorda la Coldiretti – vengono ad aggiungersi, nella categoria dei “pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati” alla “Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino” che ha ottenuto la Dop nel febbraio scorso. Si tratta di un prodotto la cui unicità e autenticità è strettamente collegata alla tradizione e alla comune cultura dell'arte conserviera delle marinerie liguri. Basti ricordare – afferma la Coldiretti – che in Liguria già nel XVI secolo, la pesca dell'acciuga e il suo commercio, sia come prodotto fresco che conservato sotto sale, erano regolamentati nei vari statuti dei principali borghi marinari della costa ligure e che la Repubblica di Genova era allora in grado di controllare tutto il percorso di approvvigionamento del pesce, i prezzi, la commercializzazione e le regole che dovevano osservare i pescatori.
L'indicazione geografica protetta “Acciughe sotto sale del Mar Ligure” – precisa la Coldiretti - è riservata al prodotto ottenuto dalla pesca (tra il 1° aprile e il 15 ottobre) con il metodo tradizionale della lampara, dalla lavorazione e successiva conservazione sotto sale delle acciughe. La zona di pesca interessa le acque prospicienti la costa ligure e il territorio dei comuni della Regione Liguria, che si affacciano sul versante tirrenico. Il pesce, di dimensioni comprese tra un minimo di 12 ed un massimo di 20 centimetri, deve essere lavorato entro 12 ore dalla cattura e ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata e rispettare il disciplinare di produzione garantendo in tal modo la tracciabilità del prodotto.
Dopo la pulitura, la salagione e la stagionatura nei barili,  le acciughe – conclude la Coldiretti – vengono commercializzate in appositi contenitori in vetro denominati “arbanelle” con sovrapposta etichetta riportante, con caratteri di stampa doppi rispetto a quelli di altre indicazioni, la dicitura “Acciughe sotto sale del Mar Ligure” Igp e il logo grafico che raffigura delle acciughe stilizzate.