Dopo che lo scorso 30 giugno il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha pubblicato in Gazzetta il tanto atteso decreto "Parco Agrisolare", nella giornata di ieri sul sito del MiPAAF è comparso l'Avviso recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Il bando di contributo per l'Agrisolare sarà aperto dalle 12:00 del 27 settembre alle 12:00 del 27 ottobre: per effettuare richiesta nel modo corretto, consigliamo di consultare questo link.
Tale decreto apre alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e alla sovranità energetica del Paese, con cittadini e imprese in difficoltà per i rincari di elettricità scatenati dalla guerra in Ucraina.
La situazione ligure
“In Liguria – affermano Gianluca Boeri, Presidente Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale –abbiamo fatto già presente che la vera opportunità sarebbe quella di installare i pannelli sui tetti delle serre. Un auspicio, quindi, affinché venga rivista la normativa. Nel frattempo, sappiamo che si tratta sicuramente una buona notizia, che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli senza consumare terreno fertile. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche, che in questo modo possono avvalersi del contenimento dei costi energetici, ma anche per il Paese, che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali, che ormai da mesi mettono a rischio gli approvvigionamenti”.
Ma non solo. Questo decreto rappresenta anche una risposta alla petizione lanciata già la scorsa estate da Coldiretti Giovani Impresa a tutela del suolo agricolo, per chiedere alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra rischierebbero di essere significativamente compromessi.