22 Maggio 2017
VOUCHER: SERVE SUBITO UN’ALTERNATIVA

L’impiego dei voucher in agricoltura è stato pari ad appena l‘1,6% del totale, dato praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente immutato rispetto all’originaria disciplina sperimentale con tutte le iniziali limitazioni: solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito.
È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’”Osservatorio sul lavoro accessorio” pubblicato recentemente dall’INPS secondo il quale nel 2016 sono stati venduti134 milioni di buoni per il lavoro accessorio con una crescita del 24% sul 2015.
In agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2 milioni circa di vaucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380.000 giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che sono verificati in altri settori.
L’abrogazione fa perdere opportunità di lavoro a 50.000 giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati nelle attività stagionali in campagna dove con l’arrivo della primavera sono iniziati i lavori.
In Liguria i vaucher sono stati utilizzati prevalentemente in viticoltura e nel settore floricolo, anche se nel 2016 si era riscontrato un certo interesse da parte delle imprese agrituristiche alle prese con i picchi di lavoro primaverili-estivi.
“Occorre ora individuare una valida alternativa perché con l’abrogazione della disciplina dei vaucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato: se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’altro certamente rischiami a far tornare sommersa una quota rilevante di manodopera interrompendo quel percorso virtuoso di emersione del lavoro nero che si era intrapreso nel 2008.
Così si è espresso il Presidente Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “pertanto a fronte dell’abrogazione dei vaucher diviene indispensabile costruire ex-novo uno strumento che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori. Strumento che al pari dei vaucher semplifichi la burocrazia per l’impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazioni al reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati in un quadro compiuto di garanzie soprattutto assicurative".