Export da record per l’agroalimentare italiano: nonostante i folli attacchi dell’UE, le esportazioni made in Italy toccano un +15%
Anche la Liguria presente questa mattina a FieraMilano Rho per l’inaugurazione di TuttoFood 2023, celeberrima kermesse internazionale, al cui interno – nello spazio della Coldiretti (Padiglione 1, Stand A13-D34) – ha avuto luogo anche l’apertura del Salone del cibo italiano sotto attacco, finalizzato a far conoscere dal vivo le ormai sempre più concrete minacce al cibo tricolore.
TuttoFood 2023: la conferenza della Coldiretti
“Dobbiamo dire “no” al cibo sintetico, ma anche al pensiero sintetico” commenta la stessa Confederazione durante la conferenza “I rischi del cibo artificiale”, andata in scena alle 10:30 di questa mattina all’Auditorium della Fiera milanese alla presenza di professori universitari, luminari e tutte le associazioni industriali di filiera insieme per dire ancora una volta “no” agli alimenti in provetta e portare avanti una vera e propria battaglia per salvare il cibo italiano e l’agroalimentare made in Italy, oggi purtroppo effettivamente sotto attacco. Dal terrorismo salutistico su vino e salumi alle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori. Dalle nuove norme sugli imballaggi all’estremismo green, con le fattorie equiparate alle grandi industrie inquinanti. Dal via libera a novel food del tutto estranei alla cultura alimentare nazionale al divieto della pesca a strascico, fino ad arrivare anche al possibile l’arrivo dei prodotti artificiali.
Tra coloro che hanno preso parte all’incontro anche il Ministro del MASAF, Francesco Lollobrigida, il Presidente nazionale della Coldiretti e il Segretario generale, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, e l’AD di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia.
Le parole di Coldiretti Liguria
“Il contributo della produzione agroalimentare made in Italy alle esportazioni e alla crescita del Paese – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – nel 2023 si conferma fondamentale, con un +15% dell’export agroalimentare registrato solo nel primo trimestre dell’anno. Un dato importante, che fa segnare un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea: dal vino alla pasta all’ortofrutta fresca, che salgono sul podio delle specialità italiane più vendute all’estero. Ma anche un numero che potrebbe toccare picchi ancora nettamente superiori”.
Proprio per questo, occorre – oggi più che mai – cogliere le opportunità che ci offre il Pnrr per modernizzare la logistica nazionale e agire concretamente sui ritardi strutturali dell’Italia, sbloccando tutte le infrastrutture per migliorare i collegamenti tra Nord e Sud del Paese, ma anche con il resto del mondo, per via marittima e ferroviaria ad alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo efficienti.
L'export agroalimentare italiano
Tra le principali destinazioni dell’export agroalimentare nostrano nel 2023 troviamo la Francia (+24% rispetto allo stesso periodo del 2022), Germania (+19%), Stati Uniti (+15%) e Gran Bretagna (+12%).
Una classifica che profuma di vino: il caso delle Cinque Terre
Nel mondo il campione dell’export tricolore si conferma il vino, che nel 2022 raggiunge un valore di 7,9 miliardi di euro con una crescita del 10% delle vendite all’estero. “Le esportazioni – concludono Boeri e Rivarossa – hanno ufficialmente conquistato un record storico per il vino made in Italy. E un +3% dell’export vitivinicolo è stato registrato anche dalla nostra bella Liguria, patria, per altro, di ben 8 vini Doc e 4 Igt. Non a caso, dietro una bottiglia di vino italiano c’è un territorio, con una sua storia, una tradizione culturale e una serie di abilità che bisogna saper raccontare: proprio come nel caso della viticoltura eroica delle nostre Cinque Terre, praticata in aree impervie e di difficile gestione a rischio dissesto idrogeologico, sulle piccole isole o le cui condizioni rendono totalmente o parzialmente impossibile la meccanizzazione e che, proprio per questo, dà origine ai cosiddetti vini eroici”.
Al secondo posto del podio per l’export agroalimentare italiano nel mondo troviamo, poi, la pasta e gli altri derivati dai cereali (7,8 miliardi di euro), mentre guadagnano la terza posizione frutta e verdura fresche (5,7 miliardi di euro), seguite dall’ortofrutta trasformata (4,8 miliardi), formaggi (4,4 miliardi), olio extravergine di oliva (1,8 miliardi) e salumi (0,9 miliardi).
Anche la Liguria presente all'inaugurazione
Per l’occasione hanno preso parte alla fiera b2b per l’ecosistema agroalimentare anche il Presidente di Coldiretti Savona e Vicepresidente di Coldiretti Liguria, Marcello Grenna, il Presidente di Coldiretti Genova, Luca Dalpian, e i Direttori, rispettivamente, delle Federazioni provinciali di Coldiretti Genova e La Spezia, Savona e Imperia, Paolo Campocci, Antonio Ciotta e Domenico Pautasso.