Le richieste di Coldiretti Liguria alla Regione per la continuità e la sopravvivenza delle nostre imprese
A seguito dell’incontro convocato dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Piana, e tenutosi lo scorso 24 luglio, il 26 luglio Coldiretti Liguria ha presentato, sempre all’Assessore, le proprie richieste tramite una comunicazione formale. Richieste che tenevano conto delle difficoltà di tutti i settori produttivi.
Questo perché la Misura 22 viene generata per dare ristoro a tutte quelle attività e a quei settori colpiti dall’aumento dei costi di produzione. Sia quelli dovuti alle speculazioni che si sono generate per via dell’attuale scenario di guerra, sia a quelli verificatisi per le difficoltà oggettive di approvvigionamento delle materie prime e vendita dei prodotti verso i Paesi esteri.
Ovviamente tutte queste difficoltà, comprese quelle logistiche, hanno inciso su tutti settori produttivi, i quali hanno subito e continuano a subire danni indiretti dal conflitto in atto. Questa precisazione è quanto mai necessaria per chiarire e definire le singole posizioni.
Le richieste di Coldiretti Liguria
“Nonostante da parte nostra siano state inviate due comunicazioni ufficiali – incalzano Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale – non ci risulta sussistano al momento operazioni messe in atto di concerto con la nostra Organizzazione. Resta comunque da parte nostra la volontà di collaborare già mostrata in precedenza. Ci preme, però, evidenziare che, a nostro avviso, la Misura 22, così come è stata presentata, non soddisfa le difficoltà subite delle aziende del nostro territorio. È necessario supportare adeguatamente tutte le aziende, a qualsiasi settore esse appartengano”.
Ma quantifichiamo dunque in termini percentuali i rincari subiti dalle imprese. Sulla base di tali rincari, Coldiretti Liguria ha provveduto a elaborare una serie di analisi di mercato, esaminando i dati fiscali a nostra disposizione. I dati emersi dall’approfondimento in questione confermano quanto finora sostenuto.
I dati
In termini percentuali, dunque, rispetto ai costi del 2021 i maggiori costi sostenuti dalle imprese nel 2022 risultano essere:
- Concimi: +30-50%.
- Fitofarmaci: +20-30%.
- Vasi per la floricoltura: +20-40%.
- Mangimi +40-60%.
- Materiale per confezionamento: +20-30%.
- Gasolio: +150%.
- Foraggio: +96%.
- Mais per le aziende zootecniche: +42-45%.
In conclusione
“Da questa analisi possiamo evincere che, per quel che concerne la destinazione del possibile finanziamento – concludono il Presidente di Coldiretti Liguria e il Delegato Confederale – potrebbe essere opportuno per la nostra Regione concentrarsi più su criteri di selezione che tengano conto degli aumenti in questione, senza comunque precludere l’adesione a nessun tipo di settore produttivo”.