23 Ottobre 2023
Mandorle contaminate, Coldiretti: “Bene stop del tar, supportare i controlli e tutelare il territorio”

A seguito di controlli approfonditi, gli ispettori hanno bloccato nel porto di Vado Ligure 20 tonnellate di mandorle californiane con parassiti e muffe

Grazie a un importante operazione di controllo, la scorsa settimana gli ispettori dell’Agenzia delle Dogane e del Ministero della Salute hanno bloccato nel porto di Vado Ligure un carico contaminato di mandorle californiane destinate al consumo umano di circa 20 tonnellate.

Si tratta, nello specifico, di otto partite di mandorle sgusciate statunitensi. Al loro interno l’analisi degli esperti ha riscontrato la presenza di parassiti, parti marce, presenza di rancidità, danni da insetti, larve, muffe e bave sericee otto.

Il caso

Una situazione senza precedenti, che ha portato il Tar della Liguria a una sentenza di fondamentale importanza. Essa, infatti, ha respinto ben o otto ricorsi presentati da un'azienda del settore alimentare contro altrettanti provvedimenti del Direttore del posto di controllo frontaliero di Vado Ligure, mediante i quali l'Ente ha negato l'ammissione all'importazione e ai container in Italia.

Il commento di Coldiretti Liguria

“La decisione del Tar della Liguria di bloccare le partite di mandorle contaminate – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – è corretta e oltremodo dovuta, per la tutela della salute pubblica e del territorio”.

Ad oggi il porto di Genova gestisce oltre il 30% della merce in entrata dall’Europa. Percentuale a cui dobbiamo aggiungere anche numeri importanti di partite agroalimentari provenienti da tutto il mondo, che devono necessariamente essere sottoposti a controllo. Ma non solo.

Maggior tutela per il territorio e per i suoi produttori

“In questo frangente –aggiungono – è fondamentale valorizzare e tutelare il territorio, le sue produzioni e la filiera. Essi sono gli attori principali nella gestione del sistema preventivo comunitario proprio in virtù della loro produzione di qualità. Una qualità sempre rispettosa di tutte quelli che sono le norme igienico-sanitarie e i valori alla base di un agroalimentare come quello ligure e italiano, vessillo del nostro Paese nel mondo”.