“Gli ittiturismi liguri – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale, di concerto con Daniela Borriello, Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Liguria – rappresentano una risorsa importantissima per la nostra regione, così come tutto il turismo legato al mondo della pesca, detentore di un potenziale in grado sia apportare notevoli vantaggi alle comunità costiere che di far conoscere la stessa attività ittica e l'ecosistema marino ai consumatori”.
Gli ittiturismi della Liguria
I nostri ittiturismi, infatti, oltre a diversificare le fonti di reddito locale, possono inoltre giocare un ruolo fondamentale per la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, per la nascita di nuove filiere di servizi e nella promozione delle destinazioni costiere in maniera ulteriore rispetto a quanto avviene con il turismo cosiddetto balneare. “Attività amata da cittadini e turisti – aggiungono Boeri, Rivarossa e Borriello – l’intera categoria degli ittiturismi deve in prima istanza essere valorizzata, ma anche controllata nell’interesse generale e nel rispetto della norma vigente”.
Il potenziale turistico, economico e sociale del comparto ittituristico ligure
Non è certo un segreto: per loro propria natura, gli ittutirismi liguri, diffusi lungo tutto l’arco regionale, sono meta amata dal turismo italiano e straniero nella nostra regione. La loro funzione economica, sociale e di tutela delle acque e degli ecosistemi marini ha un’importanza fondamentale e imprescindibile, cui tutti gli operatori del settore ottemperano nel pieno rispetto delle regole. A titolo di esempio, la normativa regionale dà la possibilità agli ittiturismi liguri di offrire a chi si sieda ai tavoli della propria attività sia il pescato del giorno proveniente dalla personale attività ittica della struttura che quello dei colleghi pescatori, debitamente acquistato nel pieno rispetto della legge”. Tutte attività, queste, che valorizzano il territorio senza arrecare fastidi o problemi ad alcuno. Almeno, pensiamo, sulla carta.
“Proprio in virtù dell’importanza che riveste la qualità dei prodotti all’interno delle attività ittituristiche – aggiungono – è sempre giusto far chiarezza, così come è assolutamente corretto rispettare le regole e permettere che eventuali analisi e indagini facciano il proprio naturale corso. I nostri pescatori ben conoscono la normativa e sono sempre pronti a rispettarla, anche e soprattutto con una forte attenzione verso il consumatore, quotidianamente al centro del loro lavoro”.