22 Febbraio 2023
Florovivaismo, è allarme import: toccato un +35%

Con l’apertura di Myplant & Garden a Milano arrivano i primi dati. Presente alla kermesse anche una delegazione ligure

Comparto storico, strategico e fondamentale dell’economia ligure, concentrato per il 95% tra le province di Imperia (circa 3200 aziende di fiori e piante ornamentali) e Savona (circa un migliaio di imprese), il florovivaismo torna protagonista a Myplant & Garden – International Green Expo, principale fiera internazionale di settore presente in FieraMilano Rho da quest’oggi al 24 febbraio.

Il convegno

Per l’occasione, nella giornata di domani la nostra Federazione regionale prenderà parte anche a un convegno organizzato in collaborazione con Assofloro, incentrato prevalentemente sulle produzioni in vaso, di cui la Liguria – e, in prima istanza, l’albenganese, “patria” di circa il 95% della produzione regionale – è rinomata produttrice.

Presente all’evento anche il nostro Presidente regionale, Gianluca Boeri, giovane imprenditore agricolo di Taggia (IM), laureato in Florovivaismo e titolare dell’omonima azienda florovivaistica taggiasca, specializzata nella coltivazione di fiori recisi. Proprio a inizio febbraio, inoltre, Boeri è stato confermato, per il secondo mandato consecutivo, Vicepresidente del COPA-COGECA, organizzazione ombrello dei sindacati agricoli e delle cooperative europee, unione di COPA (Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole convenzionali) e COGECA (Confederazione Generale delle Cooperative Agricole convenzionali) e dal 1958 il più forte gruppo di interesse per gli agricoltori europei.

Il florovivaismo ligure

“La Liguria – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – è leader nazionale nella produzione di piante e fiori. La produzione floricola nel 2021 si è attestata su un valore di circa 386 milioni di euro (+4,6% sul biennio precedente). La stessa produzione floricola ligure rappresenta il 30-35% di quella nazionale e vale il 14% di tutta la produzione florovivaistica. Ad oggi, però, le serre e i vivai liguri e italiani stanno subendo un attacco a tenaglia su due fronti: da un lato ci sono i cambiamenti climatici, con lunghi periodi di siccità, caldo anomalo e gelate improvvise, che stanno mettendo a dura prova le piante. Dall’altro, invece, continuano a pesare le conseguenze economiche e commerciali della guerra in Ucraina, di cui ricorre il primo anniversario proprio il prossimo 24 febbraio”.

Il florovivaismo italiano

Il florovivaismo Made in Italy vale 2,5 miliardi di euro – spiega la Confederazione Nazionale Coldiretti – con oltre 200mila occupati su 30mila ettari di territorio, coltivati a livello nazionale in 21.500 aziende agricole. Un comparto cardine dell’economia nazionale, oggi purtroppo sotto assedio da parte di piante e fiori stranieri, con le importazioni balzate del 35% nell’ultimo anno. Un dato preoccupante, che rappresenta il massimo di sempre”.

Il florovivaismo è un comparto strategico per l’economia italiana, ma che purtroppo, nell’ultimo periodo è stato assediato dagli arrivi di prodotti dall’estero. Si parla, nel solo 2022, a circa 900 milioni di euro: un dato che, secondo proiezioni Coldiretti su dati Istat, è praticamente raddoppiato rispetto a 20 anni fa.

Un settore fondamentale

Una situazione tutt’altro che semplice, cui si sommano anche i rincari, che nel corso dell’ultimo anno sono arrivati a toccare anche un +95% dei costi per piante e sementi e un vero e proprio allarme rosso per i vivai travolti dai rincari dell’energia.

“Anche per questo – concludono Boeri e Rivarossa – rinnoviamo il nostro invito ai consumatori ad acquistare sempre prodotti locali, per avere un fiore fresco e di qualità, oltre che per sostenere un settore che da ormai un anno sconta le difficoltà legate alla pandemia e ai rincari energetici. Il florovivaismo ligure deve tornare a vivere un nuovo slancio e difendere le aziende, l’occupazione, l’ambiente e il territorio”.