29 Maggio 2017
FABBRICATI RURALI, IN ARRIVO LE LETTERE DI SOLLECITO PER LA REGOLARIZZAZIONE.

In arrivo le lettere dall’Agenzia delle Entrate ai proprietari di immobili rurali che non li hanno ancora iscritti al Catasto fabbricati per sollecitarli alla regolarizzazione spontanea con sanzioni ridotte.
L’Agenzia rende noto che sta avviando una campagna di sensibilizzazione per permettere ai proprietari dei fabbricati rurali non ancora dichiarati al Catasto Edilizio Urbano di regolarizzare la propria posizione e che, pertanto, nelle prossime settimane saranno inviati, tramite il servizio postale, avvisi bonari ai proprietari dei fabbricati rurali o loro porzioni non in regola.
In un Comunicato Stampa del 24 maggio u.s. l’Agenzia delle Entrate ricorda che la legge 214/2011 (il Salva Italia) aveva previsto l'obbligo, per i proprietari di fabbricati rurali che risultavano ancora censiti al Catasto terreni, di dichiararli al Catasto fabbricati. Se questo non è stato fatto entro il termine previsto del 30 novembre 2012 i proprietari possono ancora presentare la dichiarazione di aggiornamento, usufruendo dell'istituto del ravvedimento operoso. In mancanza, gli Uffici provinciali - Territorio dell'agenzia delle Entrate procederanno all'accertamento in via sostitutiva del soggetto inadempiente, con oneri a carico dello stesso e applicando le sanzioni previste dalla legge. Per questo i proprietari inadempienti riceveranno nelle prossime settimane una comunicazione da parte dell'Agenzia, che li inviterà a regolarizzare spontaneamente la situazione catastale dell'immobile, beneficiando di sanzioni ridotte. Con le modifiche introdotte dalla legge di Stabilità 2015, infatti, se il cittadino provvede autonomamente all'iscrizione in catasto può beneficiare dell'istituto del ravvedimento operoso, con un notevole risparmio sulle sanzioni che si riducono da un importo compreso tra 1.032 e 8.264 euro ad uno di 172 euro (pari ad 1/6 del minimo).
Sono esclusi dall'obbligo di accatastamento:
- i manufatti con superficie coper ta inferiore a 8 metri quadrati;
- le serre adibite alla coltivazione e alla protezione delle piante sul suolo naturale;
- le vasche per l' acquacoltura o di accumulo per l'irrigazione dei terreni;
- i manufatti isolati privi di copertura;
- tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri e di volume tria inferiore a 150 metri cubi;
- manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo;
- fabbricati in corso di costruzione o di definizione;
- fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado (collabenti).
Per informazioni o per regolarizzare la tua posizione puoi rivolgerti ai nostri uffici.