Bloccate 16 pratiche sleali
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, fortemente richiesto da Coldiretti, il decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali: arriva lo stop alle speculazioni sul cibo che sottopagano i produttori agricoli in un momento in cui sono costretti ad affrontare pesanti rincari dei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi, fino ai mangimi per alimentare il bestiame.
Con il nuovo provvedimento scatta lo stop per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti. L’approvazione della norma costituisce una svolta storica per garantire un giusto prezzo ad agricoltori e allevatori che hanno già dovuto affrontare tutte le complicazioni e le chiusure legate al Covid.
“In questo modo si realizza finalmente un percorso finalizzato a garantire un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera, proprio in un momento in cui molte imprese agricole sono costrette ad affrontare sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali di Natale. –spiegano Gianluca Boeri presidente di Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Il rincaro dei beni energetici, infatti, si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati. E’ un intervento normativo che la nostra Organizzazione ha fortemente sollecitato per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese agricole, che in controtendenza all’andamento generale sono le uniche ad avere avuto un calo del valore aggiunto nel terzo trimestre del 2021 per effetto del boom dei costi di produzione”.