27 Luglio 2023
Cimice asiatica, al via questa mattina in Liguria i primi lanci di insetti autoctoni per la lotta biologica

La sperimentazione ha avuto luogo in tutte le province ed è consistita nel lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, predatori naturali delle cimici

Dalla teoria alla pratica: questa mattina la sperimentazione della Coldiretti è diventa realtà e ha reso a tutti gli effetti fattuale la lotta biologica alla cimice in Liguria.

Il primo lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis – predatori naturali indigeni della cimice verde e della cosiddetta “cimice dei boschi”, oltre che della cimice asiatica, ormai tristemente presente sulle colture regionali – ha avuto luogo nella mattinata di oggi in tutte le province liguri, all’interno di aziende agricole socie debitamente selezionate nel corso delle attività di consulenza messe in atto nell’ambito della Misura 2 del PSR 2014-2022.

L'iniziativa

“Questa particolare strategia di lotta biologica – affermano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – punta a contenere la problematica delle cimici, in particolare della cimice asiatica, in maniera totalmente naturale e a impatto ambientale zero, mediante il rilascio in campo di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, considerati, per l’appunto, insetti utili”.

Ciò avviene con il cosiddetto "lancio aumentativo”, che vede “un aumento della popolazione dei suddetti insetti utili indigeni in campo – spiegano i tecnici della Coldiretti – per parassitizzare le uova delle cimici”. I tecnici Coldiretti hanno trasportato in loco gli insetti antagonisti delle cimici all'interno di contenitori isolanti, così da essere mantenuti al fresco, e successivamente liberati nelle aree identificate per la sperimentazione durante le ore meno calde della giornata.

La sperimentazione in Liguria

La sperimentazione ha coinvolto oggi tutta la Liguria, da ponente a levante. Il primo lancio ha avuto luogo intorno alle 7:30 a Savona, presso l’Azienda Olivicola “Canaiella”, seguito a breve distanza da quello avvenuto a Cardini, in provincia di Genova, che ha interessato l’Agriturismo “Le Olivette” tra le 8:30 e le 9:00. Il terzo e il quarto lancio, infine, hanno avuto inizio alle 10:30 e alle 11:00 rispettivamente ai due estremi della Liguria: a ponente presso l’Agriturismo “C’era una Volta” di Camporosso, nell’imperiese, e a levante presso l’Azienda Agricola “Boragno Marco” di Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia.

In tutti questi casi, i lanci sono stati possibili grazie all'importante lavoro di monitoraggio messe in atto da Coldiretti Liguria – nell’ambito della suddetta Misura 2 del PSR regionale – a fianco delle imprese dell’intero territorio, finalizzato proprio a individuare le aree a rischio e la biologia dell’insetto sull'areale ligure.

Lotta biologica alle cimici

Un’iniziativa che vuole tentare di risolvere in maniera totalmente naturale e rispettosa sia dell’ambiente che delle persone i problemi legati alle cimici. Problemi che oggi, purtroppo, coinvolgono agricoltori e produttori appartenenti a diversi comparti cardine dell’economia ligure. Dal floricolo e florovivaistico all’ortofrutticolo, dal vitivinicolo all’olivicolo.

“Siamo davanti a una vera e propria lotta biologica – aggiungono Boeri e Rivarossa – che prevede il controllo di un insetto dannoso attraverso l’immissione nell’ambiente di un altro insetto utile. Un metodo di lotta a impatto ambientale zero che, chiaramente, essendo dipendente dai ritmi della natura e improntato proprio al rispetto degli equilibri biologici, vedrà dei risultati con il tempo, ma in cui riponiamo piena fiducia”.

I predatori naturali della cimice

L’Anastatus bifasciatus e il Trissolcus basalis appartengono all’ordine degli imenotteri. Essi parassitizzano le uova di diverse specie di insetti, tra cui, per l'appunto, anche la cimice asiatica e le cimici "nostrane".

Già in altre regioni il rilascio di questi insetti avviene in programmi di controllo biologico zonali. Viene dunque da sé che “la sperimentazione che Coldiretti in Liguria porta avanti – concludono in Presidente ligure e il Delegato Confederale – fa parte di un importante filone di progetti che, oltre a dar vita a un’azione di contrasto alla cimice diretta sulle differenti colture, si pongono l’obiettivo di valorizzare il ripristino nel tempo di condizioni di equilibrio naturale della stessa cimice asiatica”.