+83% elettricità e +71% gas: mazzata per consumatori e imprese
Sono 4 milioni le famiglie in condizioni di povertà energetica messe in crisi dalle bollette di luce e gas che colpiscono cittadini e imprese, con l’aumento dei costi che rende più onerosa la produzione e la commercializzazione. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’OIPE nel commentare le tariffe di luce e gas che scatteranno dal primo aprile, secondo quanto stabilito dall’Autorità di regolazione Energia Reti e Ambiente (Arera), con un aggravio per l’elettricità dell’83% e per il gas del 71% su base annua, anche se in calo rispetto al trimestre precedente. Una situazione che pesa su quegli italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta, cioè con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima necessaria all’acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale per uno standard di vita minimamente accettabile.
“La pesante spesa energetica ridurrà il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, andando a costituire un ulteriore mazzata per tutte le persone che si trovano già in condizioni di povertà e solo in Liguria ne contiamo oltre 68 mila. –spiegano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- Inoltre, i rincari si riverseranno a cascata su tutta la filiera produttiva mettendo in difficoltà le imprese, con l’agricoltura già costretta a pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni e allevamenti con un incremento medio di almeno 1/3 dei costi produzione a causa degli effetti diretti e indiretti del balzo dei costi energetici. Il risultato è che più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività, e ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi”.