Il blocco dei trasporti via terra, dei traghetti e dei voli, mette a rischio oltre 9,3 milioni di euro di cibo e bevande Made in Italy che vengono esportate in media ogni giorno in Gran Bretagna, che è al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti divulgata in riferimento all’emergenza generata dalla nuova variante inglese del Covid, con limiti anche nel trasporto degli alimentari su gomma, sui traghetti e per via aerea.
“Le esportazioni agroalimentari italiane in Gran Bretagna - affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – sono in leggero aumento anche nel 2020, nonostante le difficoltà generate dalla pandemia per la tendenza ad accumulare scorte ed evitare l’arrivo di dazi e ostacoli amministrativi e doganali per effetto della Brexit. A temere per le limitazioni sono anche le grandi eccellenze Made in Liguria da sempre apprezzate in Gran Bretagna, come l’olio DOP Riviera Ligure e il vino DOC regionali, prodotto quest’ultimo che, soprattutto negli ultimi anni, è uscito dai confini regionali e ha conquistato, per la sua qualità, molti paesi esteri. Le limitazioni ai trasporti, sommate ai possibili effetti della Brexit, non risparmierebbero neanche il settore del florovivaismo per quanto riguarda, soprattutto, la produzione di piante in vaso, concentrate principalmente nella Piana di Albenga, per le quali, una diversa gestione amministrativa, legata anche all’ambito fitosanitario, rischia di ostacolarne il commercio. È importante, in questo difficile anno, sostenere le nostre imprese produttrici di grandi eccellenze, raggiungendo accordi adeguati che garantiscano la possibilità di continuare a commerciare anche in Gran Bretagna.”