dell’uscita del decreto ministeriale di attuazione del 20 novembre 2007, si stanno diffondendo in tutta Italia, riscotendo l’approvazione e l’alto gradimento dei consumatori.
Vale la pena ricordare alcune peculiarità dei farmer market.
Innanzitutto i prodotti che vengono esitati, provengono dalle aziende agricole localizzate nelle immediate vicinanze dei mercati dei produttori. In essi è possibile acquistare frutta, verdura, miele, formaggi, salumi, olio, vino e marmellate. Questo vuol dire freschezza dei prodotti, riduzione della percorrenza dei mezzi che li trasportano sulle strade e quindi vantaggi per l’ambiente e minor consumo di carburante, garanzia di tracciabilità e rintracciabilità, tutela dei prezzi.
Proprio su questo ultimo argomento va detto che accorciandosi la filiera, cioè diminuendo drasticamente i vari passaggi che tradizionalmente ci sono tra produttori e commercianti o grande distribuzione, i prezzi si possono ridurre anche del 30% rispetto appunto ai canali commerciali consueti.
I farmer market possono essere costituiti su iniziativa delle Amministrazione Comunali o su proposta dei produttori locali o delle associazione di categoria di riferimento. In tutti i casi soggiacciono all’autorizzazione del Comune di competenza.
In queste aree, oltre allo svolgimento della vendita diretta, potranno essere realizzate iniziative quali: attività didattiche e dimostrative, corsi di cucina, degustazioni, ecc.
Se si vuole sintetizzare i farmer market rappresentano una opportunità importante per i produttori e per i consumatori intesi come soggetti facenti parte della società civile e quindi un vantaggio indubbio per tutti.
SITI da consultare sull’argomento:
www.campagnamica.it; www.coldiretti.it;