10 Aprile 2025
Vittoria per il florovivaismo: Stop definitivo al contributo CONAI sui vasi

AMBIENTE: COLDIRETTI SAVONA, VITTORIA PER IL FLOROVIVAISMO – STOP DEFINITIVO AL CONTRIBUTO CONAI SUI VASI NEL CICLO PRODUTTIVO

Una notizia attesa e importante per il cuore produttivo del florovivaismo nazionale: arriva l’esenzione definitiva dal Contributo Ambientale Conai (CAC) per i vasi da coltivazione utilizzati nel ciclo produttivo delle imprese florovivaistiche, indipendentemente dallo spessore del materiale. Un risultato frutto dell’impegno di Coldiretti a livello nazionale. Inoltre, una vittoria che assume un valore particolarmente rilevante per il nostro territorio. Soprattutto per la Piana di Albenga, che rappresenta un vero e proprio distretto d’eccellenza del settore delle piante in vaso.

Vasi come beni strumentali alla produzione

Nel nuovo Regolamento UE 2025/40, Coldiretti ha ottenuto il riconoscimento dei vasi come beni strumentali alla produzione e non come imballaggi, escludendoli quindi dal perimetro del CAC. Una posizione ora confermata ufficialmente anche da CONAI. In una comunicazione formale indirizzata a Coldiretti il 2/04 ha chiarito l’esclusione dei vasi “impiegati nei rapporti tra imprese come fattori produttivi” dalla classificazione di imballaggio.

“Si tratta di una vittoria concreta per le imprese florovivaistiche savonesi” commentano Marcello Grenna e Antonio Ciotta, Presidente e Direttore di Coldiretti Savona. “Queste ultime potranno continuare a lavorare puntando su innovazione, qualità e sostenibilità, senza doversi fare carico di ulteriori costi non giustificati. Ancora una volta Coldiretti dimostra quanto sia fondamentale una rappresentanza forte per difendere il reddito e il futuro degli agricoltori.”

“Il nostro territorio è leader in Italia nella produzione di piante in vaso e questa esenzione rappresenta un riconoscimento anche del valore tecnico e ambientale del nostro lavoro”, aggiungono. “In un periodo segnato da aumenti dei costi produttivi e da sfide ambientali crescenti, ogni azione che tutela le imprese è decisiva.”

Una notizia che arriva in un momento cruciale per il florovivaismo italiano. Nel 2024 ha infatti raggiunto un valore di 3,3 miliardi di euro, trainato dall’export e da una forte vitalità imprenditoriale. Tuttavia, il settore continua ad affrontare sfide complesse. Dal caro energia e fertilizzanti agli impatti del cambiamento climatico, fino alla concorrenza internazionale meno attenta agli standard ambientali.

Concludono Grenna e Ciotta: “Ora possiamo guardare al futuro con maggiore fiducia. La battaglia per la sostenibilità si vince anche così; liberando le imprese da vincoli che non hanno ragione d’essere e valorizzando le eccellenze come quelle della nostra Piana di Albenga”.