Parma: 20mila agricoltori Coldiretti scesi in manifestazione per difendere la salute di tutti
Nella giornata di mercoledì 19 marz0, erano ventimila gli agricoltori della Coldiretti arrivati a Parma da tutta Italia per difendere la salute dei consumatori attraverso una grande manifestazione. Un grande corteo pacifico, non di protesta, ma a tutela delle nuove generazioni; guidato dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, che ha raggiunto la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare.
L’obiettivo: chiedere più rigore e trasparenza nelle valutazioni sugli alimenti di nuova generazione, che potrebbero mettere a rischio il modello agroalimentare italiano e la salute dei consumatori.
Le Dichiarazioni del presidente di Coldiretti Liguria
La battaglia che Coldiretti sta portando avanti riguarda il futuro del nostro cibo e della nostra identità agroalimentare – afferma Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria –.
Non possiamo permettere che decisioni fondamentali per la salute pubblica, oltre che per l’economia agricola, vengano prese senza il coinvolgimento delle comunità locali e senza studi approfonditi sugli effetti di questi nuovi alimenti.
L'Italia e l’Europa hanno bisogno di un’agricoltura basata sulla qualità, sulla sicurezza e sulla sostenibilità, non su prodotti artificiali creati in laboratorio. Infatti, oltre alle bandiere gialle di Coldiretti con il tricolore italiano, in piazza sventolavano anche quelle blu dell’Unione Europea; a rappresentare la volontà di costruire un’Europa più attenta alle necessità dei cittadini e degli agricoltori.
Il desiderio di un'UE più vicina
Vogliamo un’Europa che ascolti chi lavora la terra e produce cibo sano – aggiunge Bruno Rivarossa, Delegato Confederale di Coldiretti Liguria –. Le nostre imprese agricole sono soffocate dalla burocrazia, da scelte politiche che spesso favoriscono le multinazionali a discapito della qualità e della sicurezza alimentare. Serve una svolta decisa, che metta al centro la salute dei cittadini e il valore del nostro patrimonio agroalimentare.
Coldiretti, sostenuta da scienziati ed esperti, ha chiesto quindi che vengano effettuati studi medici clinici e preclinici prima di autorizzare i cibi cellulari e di fermentazione di precisione. Compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025.
A supporto della mobilitazione, anche la campagna digitale #facciamoluce, che mira a sensibilizzare i consumatori sui rischi dei cibi sintetici e a promuovere un’alimentazione consapevole.
Il futuro dell’agricoltura e della nostra salute dipende da scelte responsabili – conclude Boeri –. Noi vogliamo infatti continuare a coltivare un futuro basato sulla qualità, sulla sicurezza alimentare e sul rispetto delle tradizioni agricole italiane.