Sei mesi dall'alluvione di Albenga: aziende agricole ancora senza aiuti, Coldiretti Liguria chiede risposte immediate
Agricoltori abbandonati, aiuti fermi, aziende in ginocchio: serve apertura bandi da parte di Regione
Sono passati esattamente sei mesi dalla devastante alluvione che ha colpito la piana di Albenga nella notte tra il 4 e il 5 settembre 2024. Un’ondata di maltempo di violenza estrema ha lasciato segni ancora oggi più visibili che mai.
La pioggia torrenziale ha colpito oltre 115 aziende agricole. Oltre alle strutture, il danno ha interessato circa 700 lavoratori e causato danni per più di 25 milioni di euro. La zona di Campochiesa, lungo il corso del Rio Carenda, la più martoriata: muri crollati, serre distrutte, terreni inagibili e un patrimonio agricolo in ginocchio.
A sei mesi dalla tragedia, le aziende agricole non hanno ancora ricevuto alcun tipo di aiuto economico. Sebbene altre realtà della piana – non agricole – abbiano già visto pubblicare i bandi per il risarcimento. Le imprese agricole attendono, ancora e ancora, una risposta dalle istituzioni che tarda ad arrivare.
L'impegno di Coldiretti
“Come Coldiretti fin da subito abbiamo premuto affinché il governo riconoscesse lo stato di calamità dell’accaduto. Un passaggio, questo, fondamentale per lo sblocco dei fondi a livello regionale,” spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale.
“Tuttavia, all’arrivo del decreto nazionale Regione Liguria non ha ancora aperto un bando da misura PSR. Uno nello specifico per il ripristino delle strutture e delle attrezzature danneggiate.”
Fragilità e noncuranza del territorio
Oltre alla mancata erogazione degli aiuti, l’alluvione ha messo in luce anche un problema più profondo: la scarsa cura del territorio. Il mancato intervento su alvei e argini dei torrenti si unisce alla manutenzione insufficiente delle infrastrutture idrauliche. Ma non solo: anche l’assenza di una strategia di prevenzione efficace ha amplificato la portata del disastro. Il Rio Carenda, esondato con violenza, ha travolto le aziende della piana senza alcuna barriera a contenerne la furia.
Questo episodio dimostra ancora una volta come il dissesto idrogeologico e la mancata gestione del territorio siano fattori determinanti nel moltiplicare i danni di eventi estremi sempre più frequenti.
Per questo, Coldiretti Liguria ribadisce con forza la necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni. “Sollecitiamo ulteriormente la Regione affinché possa – in maniera tempestiva – dare una risposta concreta a queste aziende, fiore all’occhiello della produzione agricola ligure,” concludono Boeri e Rivarossa. Senza aiuti immediati e senza una seria politica di gestione del territorio, il futuro di molte imprese agricole della piana di Albenga rimane appeso a un filo.