Competitività e sostenibilità: il decreto firmato in data 15 maggio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rappresenta la dimostrazione di un impegno concreto e di un rafforzamento dei sostegni alle imprese agricole italiane. “La soddisfazione è grande,” commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa. “La firma di Mattarella rappresenta la conferma che quanto richiesto da Coldiretti è prioritario per l’intero settore.”
L’ampiezza degli ambiti toccati dal decreto tocca, ad esempio, la possibilità di beneficiare della moratoria dei debiti per 145 mila imprese agricole, della pesca e acquacoltura, che hanno registrato una diminuzione pari ad almeno il 20% del volume d’affari dell’anno 2023 rispetto a quello dell’anno 2022.
Tra le nuove risorse e strumenti per rafforzare la filiera italiana, si mantengono anche i piedi ben saldi su alcuni punti; primo fra tutti il mantenimento dello stop al fotovoltaico selvaggio, dopo che per anni Coldiretti ha chiesto l’emanazione del decreto “aree idonee sul fotovoltaico a terra”. Finalmente, è stato inserito un giusto intervento per fermare le speculazioni dei grandi fondi di investimento che in molte aree del Paese sta mettendo in difficoltà la produzione agricola.
“Per quanto riguarda la fauna selvatica,” proseguono Boeri e Rivarossa, “serve l’intervento delle regioni: è più che mai necessario un cambio di passo, soprattutto dopo il provvedimento firmato dal Presidente della Repubblica.