Che l’agricoltura sia una delle espressioni più conosciute del territorio ligure a livello nazionale e internazionale, è ormai risaputo. Dalle eccellenze floricole ai prodotti agroalimentari riconosciuti al di fuori dei propri confini, la Liguria è un perfetto intreccio di tradizione e peculiarità. Eppure, molto spesso si compie l’errore di dare per scontato che i custodi di un territorio ne siano i soli responsabili.
Coldiretti la pensa diversamente. Nel corso del mese di febbraio, nelle quattro province si sono svolti numerosi incontri territoriali con oltre duemila associati, così da dar seguito a quanto sta accedendo sul territorio Nazionale ed Europeo con la concretezza della voce di chi questo settore lo vive tutti i giorni. Incontri che continuano nelle prossime settimane e la cui attenzione è stata portata alla Politica. “Durante le riunioni sono state ribadite diverse questioni,” spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale. “Abbiamo perciò deciso, insieme ai Presidenti e ai Direttori delle Province, di dare ulteriore seguito a quanto già in atto, indirizzando una lettera alla Regione Liguria.”
Le questioni affrontate nella lettera, i punti all’ordine del giorno e le richieste a cui è stata data la priorità non sono poche e chiedono esplicitamente di intervenire in modo tempestivo e concreto. “Siamo partiti dai danni alla fauna selvatica e da quelli alle predazioni,” spiega Boeri. “Seppur consapevoli che sia stato recentemente approvato un nuovo piano di risarcimento danni, sappiamo che tutto ciò non basta. I danni e le deturpazioni continuano e la minaccia dei lupi si avvicina sempre più alle coste.” La minaccia alle aziende zootecniche deve essere la priorità in agenda; minaccia, questa, che incide negativamente sui redditi di chi è già colpito da annate agrarie di scarsa produzione e da un periodo particolarmente siccitoso.
A proposito di risorse idriche, uno dei punti affrontati sottolinea la necessità di un nuovo Piano Idrico Regionale e di un nuovo Piano Olivicolo. A questo fa seguito la richiesta già più volte avanzata di richiesta di applicazione di misure straordinarie da mettere in campo nei confronti della PSA (Peste Suina Africana). “È arrivato il momento di eradicare la malattia per permettere alle aziende suinicole di ripartire con l’attività produttiva,” aggiunge Boeri. È stata inoltre esplicitata la necessità di una strategia di gestione della Vespa Velutina, un insetto invasivo e una pericolosa minaccia per il settore dell’apicoltura, attraverso squadre addestrate di addetti per debellare l’insetto.
Infine, si sono evidenziati i ritardi e il bisogno di una programmazione chiara per quanto riguarda i Nuovi bandi del PSR e le domande di sostegno e di pagamento già presentate. “Vogliamo ridurre le tempistiche sulla chiusura delle istruttorie, e un cronoprogramma chiaro da poter diffondere alle aziende per l’apertura dei nuovi bandi,” concludono.
Se i contadini sono i custodi di un patrimonio immenso, vero è che non possono traghettarsi da soli in un sistema di valore e maggiori tutele: serve l’intervento nostro e della politica che li governa. Per questo Coldiretti ha raccolto la sfida e ne ha tratto un’azione congiunta e concreta affinché la Politica non abbia più scuse per non affrontare o derogare azioni necessarie: non domani, non in futuro, ma oggi. Adesso.