Ha avuto luogo nella serata di ieri, domenica 23 luglio, la premiazione della ventottesima Festa dell'Olio di Leivi, nell’entroterra del golfo del Tigullio. Un momento che da quasi trent’anni contribuisce alla valorizzazione del settore oltre che a puntare i riflettori sull'importanza di continuare a coltivare il territorio e a non abbandonarlo, tutti fattori per i quali diventano oltremodo fondamentali le risorse e gli investimenti destinate al settore da parte dagli Enti predisposti per la cura del territorio.
L'evento
Durante la serata i presenti hanno dato vita a un interessante dibattito sugli argomenti cardine dell’evento, durante il quale il Direttore di Coldiretti Genova, Paolo Campocci, ha espresso un’esaustiva panoramica del settore in un momento economicamente complicato come quello attuale, chiedendo alle tante Istituzioni presenti un’attenzione particolare ai giovani, a cui bisogna concedere l’aspettativa di poter fare reddito in un settore che, nel levante ligure, negli ultimi anni è stato caratterizzato da un’importante diminuzione della produzione e da un crescente abbandono dei terreni.
Le parole di Coldiretti
“Un’adeguata informazione – commentano il Luca Dalpian e Paolo Campocci, Presidente e Direttore di Coldiretti Genova – insieme alla necessaria formazione e all’assistenza tecnica in campo rappresentano la ricetta ideale per far sì che un giovane possa insediarsi in agricoltura, utilizzando anche i fondi del PSR, con tutta la consapevolezza e padronanza agronomica ed economica necessarie a far sì che l’attività imprenditoriale intrapresa possa diventare la fonte primaria del sostentamento degli stessi giovani e delle loro famiglie”.
Le novità del 2023
Nel pomeriggio di ieri, inoltre, è ufficialmente nata un’associazione tra produttori di “olive lavagnine”, nata con lo scopo di “promuovere, valorizzare e tutelare queste olive da tavola così pregiate e commercialmente molto apprezzate – aggiungono ancora Dalpian e Campocci – tipiche del nostro territorio del levante ligure”.
Senza dimenticare che, all’interno degli stand allestiti per il Premio Leivi, la stessa cooperativa Apol ha dato vita a una vera e propria degustazione delle prime olive lavagnine in salamoia, con grande partecipazione degli ospiti istituzionali e dei tanti avventori della manifestazione.
L'importanza dell'olivicoltura per il levante ligure
“Questo ormai consolidato evento – concludono Campocci e Dalpian – deve fungere da stimolo per tutti i decisori politici, così da mettere finalmente in pratica un chiaro e concreto piano strategico di sviluppo e rilancio di un settore come quello dell’olivicoltura, identitario per il nostro territorio e che può consentire sviluppo economico, nuovi posti di lavoro, recupero e salvaguardia del territorio, oltre ad essere fortemente attrattivo di un turismo, già molto presente in riviera, focalizzato sulle aree dell’entroterra, alla riscoperta della natura, dei paesaggi e delle tradizioni della nostra provincia”.
Le premiazioni della kermesse
Cuore della manifestazione sono state le diverse premiazioni andate in scena nel corso della giornata. Tra queste, anche quella per il premio “Miglior Olio”, divisa al proprio interno in tre diverse categorie, due delle quali hanno interessato tante nostre aziende agricole.
Per la categoria Extravergine gli organizzatori hanno infatti insignito dell’importante riconoscimento l'Azienda Agricola “Pino Gino” (Castiglione Chiavarese) di Antonella Pino e l’Azienda Agricola “Rue de Zerli” (Ne) di Franca Damico. Nella categoria DOP 2023, invece, l’Azienda Agricola “Lucchi e Guastalli” (Santo Stefano di Magra) del Presidente di Coldiretti La Spezia, Marco Lucchi, ha ricevuto sia la medaglia d’oro che quella di bronzo, mentre all’Azienda Agricola “Terre Verae” (Neirone) del nostro associato Mattia Basso è spettata quella d’argento.