3 Luglio 2023
COPA-COGECA, Gianluca Boeri presente al Summer Meeting – Fiori & Piante in Lettonia

Importante focus sull’utilizzo della torba in floricoltura e orticoltura

Si è da poco concluso a Riga (in Lettonia) il Summer Meeting – Fiori & Piante del COPA-COGECA, presieduto dall’olandese Jean Aerts in qualità di Presidente del gruppo di lavoro Fiori & Piante dell’organizzazione e da Gianluca Boeri – già Presidente regionale di Coldiretti Liguria – in veste di Vice presidente dello stesso. Presenti all’incontro rappresentanti del comparto provenienti da Lettonia, Italia, Francia Danimarca, Olanda, Belgio, Germania e Austria.

Il Summer Meeting – Fiori & Piante

Nel corso della tre giorni, oltre a un doveroso report circa la situazione del mercato fiori e piante ornamentali all’interno degli Stati membri – che ha visto lo stesso Boeri impegnato nel delineare al meglio il contesto italiano, con relativi accenni sia all’andamento del mercato dei recisi e delle piante in vaso che alle difficoltà vissute dalle aziende a causa dell’aumento dei costi di produzione – e a un momento di discussione circa il regolamento sull'uso sostenibile dei pesticidi, il tavolo di lavoro si è concentrato su un importante focus per il settore floricolo e florovivaistico europeo: l’estrazione della torba.

A Riga il focus sull’uso della torba

“Grazie alla presenza di svariati elementi organici al proprio interno – spiega Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria e Vice presidente del del gruppo di lavoro Fiori & Piante del COPA-COGECA – la torba rappresenta un elemento importante per il settore floricolo e florovivaistico”. Una volta mescolata con il normale terriccio, infatti, essa può essere utilizzata per fertilizzare fiori e piante ornamentali e permetterne una crescita ottimale. Senza comunque dimenticare che – nonostante negli ultimi 30 anni siano state portate avanti diverse ricerche sul campo – ad oggi ancora non esistono alternative valide all’utilizzo della torba per le attività florovivaistiche.

Gli studi a supporto dell'utilizzo della torba in floricoltura e orticoltura

“Diversi studi e ricerche scientifiche internazionali – continua Boeri – hanno comprovato come i sistemi di estrazioni della torba possano vantare un’ottima sostenibilità ambientale, che consente loro di lavorare mantenendo al minimo le emissioni CO2. Ma non solo: sono molteplici oggi gli enti di ricerca che ne supportano l’utilizzo, con studiosi, scienziati e ricercatori di tutto il mondo che lavorano assiduamente per rendere l’estrazione della torba ancora più sostenibile di quanto già non sia, anche da un punto di vista economico”.

Il gruppo di lavoro Fiori & Piante del COPA-COGECA

Dal 1958 il COPA-COGECA rappresenta il più forte gruppo di interesse per gli agricoltori europei, esprimendo la voce unanime degli agricoltori e delle cooperative agricole dell'Unione Europea.

La Liguria a Riga

“La presenza del nostro Presidente regionale, Gianluca Boeri, all’interno del gruppo di lavoro Fiori & Piante del COPA-COGECA – commenta Bruno Rivarossa, Delegato Confederale – rappresenta un riconoscimento di cui la Coldiretti e la floricoltura italiana e ligure sono orgogliose. Soprattutto tenendo in conto che proprio il settore floricolo del Belpaese rappresenta una realtà di primato a livello Comunitario, italiano e della Liguria, regione il cui settore florovivaistico rappresenta un comparto storico dell’economia locale, concentrato per il 95% tra le province di Imperia e Savona”. Ma non solo.

"Quella floricola – sottolinea Rivarossa – rappresenta anche una filiera che da oltre un anno è purtroppo vittima degli incessanti rincari, ma che, grazie al lavoro dei suoi operatori, continua a mantenere un primato europeo per la qualità dei propri prodotti. Un comparto che vale oggi 2,57 miliardi di euro a livello nazionale, con il coinvolgimento di 27mila aziende florovivaistiche attive in Italia su 30mila ettari coltivati, che garantiscono il lavoro lungo tutta la filiera a 200mila persone”.

Il gruppo di lavoro Fiori & Piante del COPA-COGECA in Lettonia

 APPROFONDIMENTO

Che cos’è la torba

La torba è un materiale ottenuto da un deposito composto di resti vegetali. Questi ultimi, ricolmi d’acqua e presenti in un ambiente freddo e acido, non riuscendo a decomporsi completamente, causano – anche dovuti alla decomposizione di organismi vegetali e piccoli insetti – la creazione di una sostanza solida, dalla consistenza quasi simile al carbone, ricca di nutrienti organici. Il composto che ne deriva arricchisce il terreno di sostanze nutritive, favorisce il circolo dell’aria al suo interno e aiuta le radici delle piante a svilupparsi più rapidamente e al meglio.

La torba si accumula nelle regioni dove le precipitazioni superano, di norma, l'evaporazione dell’acqua piovana, con una conseguente alta percentuale di suoli organici: ne è un esempio la stessa Lettonia.

Vantaggi e utilizzi in orticoltura e floricoltura

Tra i principali vantaggi dell’uso della torba in orticoltura e floricoltura non si può dimenticare come questa, favorendo una riduzione delle emissioni di CO2, garantisce altresì un più rapido rimboschimento e aumenta la resistenza delle piante in condizioni climatiche mutevoli: l'uso della torba, infatti, aiuta l'adattamento ai cambiamenti climatici, anche quando si parla di coltivazione di piante all’interno di ambienti controllati come le serre.

Ma non solo: l'uso della torba consente di risparmiare risorse idriche e riduce il consumo di fertilizzanti, anche grazie alla sua capacità di accumulare un quantitativo d’acqua 10 volte superiore al proprio stesso peso, consente il mantenimento della vitalità delle piante in caso di siccità prolungata e, a differenza dei substrati minerali utilizzati in orticoltura, non diventa un rifiuto.

L’estrazione della torba per l’economia lettone ed europea

L’estrazione della torba rappresenta un settore fondamentale, soprattutto per l’economia nazionale della Lettonia, Paese che nel 2023 ha ospitato il Summer Meeting – Fiori & Piante del COPA-COGECA. Si pensi che le torbiere (depositi di torba, ndr) coprono circa il 10% territorio lettone, mentre le operazioni di estrazione della torba avvengono sul 4% della superficie entro cui si trovano le stesse torbiere. Il 40% del totale è, inoltre, inserito all’interno di aree protette.

I dati

Il 98% della torba ottenuta in Lettonia viene utilizzata nella coltivazione di ortaggi, fiori e piante ornamentali, mentre l’1% trova uso nella produzione di energia. L'uso della torba nell'orticoltura dell'UE si traduce, così, in 42 miliardi di euro di fatturato annuo, coprendo oltre mezzo milione di posti di lavoro. La Lettonia esporta circa 1,4 milioni di tonnellate di prodotti a base di torba in Europa all'anno, il cui uso crea un fatturato di 12,6 miliardi di euro e oltre 150mila posti di lavoro all’interno dei Paesi UE coinvolti. Nell'orticoltura professionale il 70% sono substrati di torba.

Insieme alla Lettonia – dove ogni anno vengono estratte circa 1,2 milioni di tonnellate di torba, a fronte di una riformazione di torba di 1,6 milioni di tonnellate annue – anche Finlandia, Estonia, Svezia e Canada figurano tra i principali Paesi produttori di torba a livello globale.

Le torbiere e la proposta di regolamento sul ripristino della natura

“Di particolare importanza in questo scenario – continua il Presidente di Coldiretti Liguria e Vice presidente del gruppo di lavoro Fiori & Piante del COPA-COGECA – anche la situazione relativa alla proposta di regolamento sul ripristino della natura avanzata dall’UE e respinta nei giorni scorsi dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo.

Durante il Meeting a Riga abbiamo avuto modo di confrontarci e raccogliere le non poche preoccupazioni che dilagano in merito a tale proposta, che coinvolge direttamente anche le aree delle torbiere e le altre zone umide e il cui stop ha ricevuto il pieno sostegno da parte dell’intera Coldiretti. A nostro avviso, infatti, ciò rappresenta una vittoria per la filiera agroalimentare made in Italy, scongiurando di fatto il pericolo di un aumento significativo delle importazioni di prodotti dannosi per i consumatori e per l’ambiente provenienti da Paesi terzi”.

Le sorti della proposta

La proposta verrà discussa con voto finale in plenaria nella settimana del 10 luglio al Parlamento europeo di Strasburgo, “ma auspichiamo – conclude Boeri – che la visione ideologica della Commissione Europea non abbia la meglio sulle reali necessità delle aziende, già di per sé sostenibili a livello ambientale e impegnate a implementare la propria sostenibilità a livelli sempre più ampi”.