Ogni anno perdiamo l’89% dell’acqua piovana: servono urgentemente invasi
Non è un segreto: la siccità è un problema ogni giorno più preoccupante, per la nostra Liguria come per l’Italia intera. Oltre, chiaramente, alla conseguente crisi idrica e, purtroppo, alla quasi assenza di invasi e strutture adeguate per la raccolta delle acque meteoriche, a causa della quale ogni anno va perduto l’89% dell’acqua piovana.
“Circa 300mila aziende agricole – spiega la Coldiretti – vivono quotidianamente il problema della siccità. Occorre intervenire quanto prima per fronteggiare la questione sull’intero territorio italiano, che vede oggi la situazione più drammatica nel bacino della Pianura Padana, patria di quasi 1/3 dell’agroalimentare made in Italy e di metà dell’allevamento nazionale”.
Il commento di Coldiretti Liguria
“Il Decreto siccità approvato ieri dal Consiglio dei Ministri – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – contiene misure in tema di gestione della risorsa idrica. Tra queste figurano anche la realizzazione di un Piano siccità e l’applicazione di procedure semplificate e la riduzione dei tempi per le attività di verifica dell’impatto ambientale alle opere ritenute urgenti per il contrasto della crisi idrica”.
Strumenti, questi, di fondamentale importanza, che potrebbero aiutare concretamente tutto il comparto agroalimentare in un momento in cui accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno ha un'importanza fondamentale e strategica. Soprattutto se pensiamo che oggi riusciamo a intercettare e raccogliere solo l’11% dell’acqua piovana.
Il ruolo fondamentale degli agricoltori
“Gli agricoltori, dal canto loro – concludono – fanno la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ciò premesso, però, non dobbiamo dimenticare che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali e agricoli, senza i quali sono a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”.
Il Decreto siccità
“La crisi idrica in atto ha bisogno di interventi forti – commenta il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin – e con il Decreto sulla siccità approvato in Consiglio dei Ministri il Governo sceglie di fronteggiare con tutti gli strumenti possibili questa vera emergenza nazionale. Un provvedimento che imprime una svolta alla governance del settore idrico, con l’istituzione di una Cabina di Regia dei Ministeri competenti e di un Commissario straordinario nazionale, in carica fino al 31 dicembre 2023 e prorogabile di un anno”.
“Ancora una volta – continua il Ministro – il Governo dimostra concreta attenzione a un tema a lungo trattato in maniera disorganica: […] per noi la priorità è assicurare l’approvvigionamento di acqua per gli ecosistemi, l’idroelettrico, l’agricoltura e le attività produttive”.