25 Maggio 2023
La Regione approva la deroga al sesto d’impianto richiesta da Coldiretti

Un buon inizio, ma resta ancora molto lavoro da fare: “Auspichiamo la Regione fornisca al più presto risposte puntuali ai quesiti rimasti privi di soluzione”

“È con piacere – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – che apprendiamo la notizia del via libera concesso da Regione Liguria, seguito alle nostre richieste ufficiali, inviate all’Ente nel corso degli ultimi mesi, alla deroga per il sesto d’impianto”.

Le richieste della Coldiretti

Dopo una prima richiesta, comunicata alla Regione lo scorso 9 marzo in occasione dell’ultimo Tavolo Verde indetto il 13 marzo, e un successivo sollecito del 18 maggio, durante il Consiglio regionale di questo martedì 23 maggio il Vicepresidente e Assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Piana, ha proposto la deroga alla densità massima degli oliveti ammissibili per l’Eco-schema 3 – “Salvaguardia olivi di valore paesaggistico”, finalmente stabilita – come da noi suggerito – sulle 400 piante ad ettaro, successivamente approvata con relativa delibera di giunta.

La necessità di una deroga per il sesto d'impianto

“Prendendo in esame quanto riportato all’interno del Regolamento UE 2021/2115 del 2 dicembre 2021 in merito ai pagamenti diretti – continuano Boeri e Rivarossa – già lo scorso marzo abbiamo posto in evidenza alla Regione come all’art.19 del suddetto si evinca che, per il pagamento della salvaguardia di olivi di valore paesaggistico, il sesto di impianto preveda un numero di piante che varia da un minimo di 60 a un massimo di 300 piante a ettaro. Cifra, questa, che può arrivare fino a 400 piante a ettaro, previa debita delibera regionale come quella appena approvata. Apprendiamo pertanto con piacere l’accoglimento dei nostri suggerimenti da parte di Regione Liguria, che in questo modo dà la possibilità alle svariate zone della Liguria in cui il sesto di impianto potrebbe essere superiore a quanto disposto dalla norma di vivere ulteriori opportunità”.

Un buon inizio, ma c'è ancora molto da fare

Ciononostante, “restiamo ancora in attesa di risposte da parte di Regione Liguria su altri fronti di importanza fondamentale per tutta l’economia agricola ligure – concludono Boeri e Rivarossa – a partire dalle nostre richieste di chiarimento circa diversi aspetti cardine sia della nuova che della vecchia programmazione, come nel caso delle tempistiche di istruttoria delle domande presentate (sostegno e pagamento) e della necessità di una calendarizzazione dei bandi. Dal canto nostro, chiaramente, continueremo a mettere sul tavolo tutti gli aspetti ad oggi ancora insoluti, in modo tale da cercare di fornire quanto prima alle imprese e al territorio tutte le risposte di cui necessitano”.