15 Gennaio 2014
LA NUOVA VITA DEL FOTOVOLTAICO DOPO LA FINE DEL CONTO ENERGIA

Nel luglio del 2013 è stata raggiunta la soglia prevista per la fine degli incentivi pubblici al fotovoltaico (Conto Energia) e da allora si è diffusa sul mercato la (errata) convinzione che “non valesse più la pena” investire i propri denari in tale tecnologia.
Questa convinzione è figlia di una concezione secondo cui l’investimento in energie rinnovabili sia sinonimo di rendimento finanziario garantito dai contributi statali e, in quanto tale, da misurarsi in termini di dimensione dell’incentivo pubblico ricevuto in cambio dell’investimento.
Ma la tecnologia fotovoltaica, con la sua straordinaria capacità di convertire in energia elettrica i raggi del sole senza produrre rumore, emissioni, inquinamento e senza utilizzare alcun combustibile è da valutare con maggiore serenità come una seria ed efficiente strada per far raggiungere alla propria azienda un obiettivo importantissimo: l’indipendenza energetica. Ossia la condizione secondo la quale le esigenze di energia elettrica aziendale siano completamente soddisfatte dall’autoproduzione e non ci si debba più preoccupare dei continui aumenti di costi della bolletta elettrica né del fatto (non puramente teorico) che in futuro eventuali “black-out” energetici non comportino seri problemi all’attività aziendale.
Un impianto fotovoltaico di qualità, correttamente dimensionato sulle reali esigenze aziendali, considerando gli attuali livelli di prezzi, rappresenta un investimento che ha un tempo di rientro di 5/6 anni senza considerare alcun tipo di incentivazione e che può garantire per almeno altri 20 anni una fonte di energia putita e completamente gratuita.
Ma esistono ancora (anche se poco conosciuti) contributi pubblici per le imprese che intendano autoprodursi l’energia:
- per impianti fino a 20 KWP
(più che sufficienti per azzerare bollette annue di 4/5.000 euro) si può usufruire dei Titoli di Efficienza Energetica (per un valore di circa il 30% del costo totale dell’impianto): in tali casi il tempo di rientro dell’investimento diminuisce a 4/5 anni
- per impianti da 20 a 200 KWP
(adatti ad utenze più “energivore”) si può usufruire di incentivi regionali a fondo perduto del 40/50% sul costo dell’investimento: in tali casi il ritorno sull’investimento scende al di sotto dei 4 anni.
La Regione Liguria ha varato recentemente un provvedimento di incentivazione in tal senso che scade intorno al 15 febbraio 2014. Per avere maggiori informazioni o per avere una simulazione gratuita dell’impatto di un impianto fotovoltaico sui consumi della vostra azienda scriveteci alla mail info@greenk.it o visitate il sito www.greenk.it cliccando sul banner.