26 Maggio 2021
ETICHETTATURA: BENE STOP SPAGNA A NUTRISCORE, PER SALVARE DIETA MEDITERRANEA

Con la frenata della Spagna sul Nutriscore si indebolisce il fronte dei Paesi favorevoli al sistema di etichetta nutrizionale a colori fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole, come l’olio extravergine d’oliva ligure, per favorire invece prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel riferire del voto favorevole della Commissione salute e consumo del Congresso spagnolo, con l’appoggio della quasi totalità dei partiti alla proposta di risoluzione non legislativa, per chiedere al governo di mantenere volontario il sistema di etichettatura nutrizionale Nutriscore, fino al raggiungimento di un accordo a livello UE su un’etichettatura nutrizionale fronte pacco (FOPNL) armonizzata. Nel testo si sollecita il Governo a promuovere dei sistemi di etichettatura FOPNL, che siano adattati alla dieta mediterranea e ai prodotti ad indicazione geografica o denominazione di origine, considerato il loro valore nutrizionale e benefico per la salute.

Le discussioni in sede di Consiglio UE fanno già intravedere una sostanziale divisione in due fronti: se la Francia guida un consistente fronte pro-Nutriscore con l’appoggio della Germania, l’Italia si sta muovendo per rafforzare ulteriormente una coalizione a supporto di un sistema armonizzato, che sia diverso dal Nutriscore e che vada a rivedere alcuni dei principi e idee alla base del sistema francese, supportato anche formalmente al momento da Repubblica Ceca, Romania, Cipro, Grecia e Ungheria.

“Superare etichettature fuorvianti è un’esigenza reale, - affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - sollecitata anche dalla Coldiretti che ha sempre evidenziato come con l’etichettatura nutriscore francese o quella a semaforo adottato in Gran Bretagna si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita, come il nostro olio extravergine di oliva  considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come i nostri formaggi le cui semplici ricette non possono essere certo modificate. L’etichetta nutrizionale a colori peraltro boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop/Igp) che la stessa UE dovrebbe invece tutelare e valorizzare soprattutto nel tempo del Covid. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza contrastando le indicazioni fuorvianti ed estendendo l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy”.